La cerimonia del XXXIII Edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino

In un’Italia che fatica a far vivere pienamente quotidianamente il valore della giustizia, questa edizione del Premio ci ricorda che la legalità non è un fatto isolato, ma una tessitura di relazioni, impegni, scelte quotidiane. Non basta dichiarare — serve testimoniare, agire, restare.

“Un premio a uomini e donne che in questi trent’anni hanno provato – e in parte sono riusciti – a fare qualcosa per contrastare la mafia”, ha dichiarato il Procuratore capo di Bologna, Paolo Guido, tra i protagonisti della giornata.

Paolo Guido – Procuratore Capo della Repubblica a Bologna, magistrato esperto in lotta alla criminalità organizzata, ha coordinato le indagini culminate nella cattura del boss Matteo Messina Denaro;

Nel corso della cerimonia, è stata ribadita la presenza significativa di Manfredi Borsellino (figlio del giudice Paolo Borsellino) e della presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo, a conferma di un’intenzione che non vuole solo commemorare, ma stimolare ad agire.

presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo
Manfredi Borsellino

I premiati

  • Per la sezione “Legalità”: Andrea De Gennaro, Vittorio Rizzi, Lamberto Giannini, Roberto Massucci, Ilaria Calò, Mario Palazzi, Anna Maria Frustaci. 

  • Per il giornalismo: Attilio Bolzoni, Gaia Tortora, Tonia Cartolano.

  • Sezione Impegno civile: AddioPizzo, Nicolò Mannino, Daniel Sorsa. 

  • Economia: Nicola Mattoscio. Lavoro: Pierpaolo Bombardieri. Cultura: Don Luigi Epicoco. Memoria: Bruno D’Alfonso. Solidarietà: Fabio Ciciliano.

Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza

La scelta dell’Aquila e della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza come sede della cerimonia assume un valore simbolico: si celebra la legalità in un contesto che richiama la formazione, la prevenzione, l’impegno delle istituzioni.

Andrea De Gennaro