Istanti dilatati: la fotografia come arte della cronofotografia e dei mosaici digitali

Istanti dilatati

La fotografia è detta anche istantanea dato che congela e rende eterno un attimo, un istante.

Cosa succede se al primo istante ne susseguono altri?

Ero ragazzino quando giocavo con le pellicole rovinate e ritagliando vecchie fotografie cercando di creare collage con le immagini.
Crescendo ho avuto l’occasione di conoscere gli esperimenti di Eadweard_Muybridge sulla cronofotografia e sebbene non abbia mai avuto passione per i video rimasi affascinato dai suoi lavori che furono utilizzati per ricerche scientifiche ma che hanno influenzato tantissimi artisti.

Enrica "Anima" in versione Galimberti

Oggi rimango estasiato davanti ai Mosaici Fotografici di Maurizio Galimberti realizzati con la Polaroid. Ritratti, architetture, città e panorami viventi e non semplici istantanee. 

Il mio processo, oggi, è totalmente digitale avendo perso l’abitudine a lavorare in analogico affidandomi appieno alle moderne tecnologie ma con abitudini analogiche.

Incontro con Sami Modiano, superstite dell’Olocausto

“Gam-Gam-Gam Ki Elekh, Be-Beghe Tzalmavet, Lo-Lo-Lo Ira Ra, Ki Atta Immadì“

“Anche se andassi nella valle oscura non temerei alcun male,
perché Tu sei sempre con me“.

 Questa canzone è di
origine ebraica e durante la Shoah era intonata dai bambini che,

ignari della loro sorte, ma comunque spaventati, andavano a
morire nelle “docce” dei campi di sterminio.

PESCARA (Aurum ore 16) incontro con Sami Modiano, (superstite dell’Olocausto), Giovanni Canzio (Presidente emerito della Corte Costituzionale ) e molti altri, per riflettere sul razzismo montante a 80 anni dalle leggi razziali

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del
“1º Fronte ucraino” del maresciallo Ivan Konev, impegnate nella offensiva
Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento
di Auschwitz.


Adoro il mio umile mestiere.

Lo adoro perchè ogni giorno, ogni attimo, ho la possibilità di conoscere persone straordinarie.

Tutti siamo in qualche modo straordinari, ognuno di noi ha qualcosa da raccontare e una vita da condividere ma tutto ciò non serve

 se non vi è nessuno disposto ad ascoltarci.

La testimonianza delle immagini dona emozioni eterne e risvegliano in noi ricordi legati alla nostra esistenza.

La testimonianza di una foto legata ai nostri ricordi è certamente più forte di quella di una immagine che testimonia la vita di altri,

la nostra vita è sempre più importante di quella degli altri.

Chi vive di cultura e filosofia vive al di sopra di questi pregiudizi. Chi ha fame di conoscenza ha capacità empatiche e vive le emozioni come fossino proprie. Adoro quello che faccio, per me e per la memoria di chi ci sarà.