Il Filo Rosso

“Il Filo Rosso” è un’opera collettiva, una trama di storie intrecciate che raccontano il
dolore, la resistenza e la speranza.
È un percorso che ci guida verso la consapevolezza e la responsabilità, un invito a
fare la nostra parte, affinché nessuno si senta mai più solo di fronte a questa piaga
sociale.


Questo lavoro, profondamente significativo, è nato nello stesso luogo in cui la
Dottoressa Ester Pasqualoni, vittima di una brutale violenza, dedicava la sua vita alla
cura degli altri e sono il risultato di un’estemporanea fotografica, realizzata durante la
giornata di ricordo e riflessione tenuta il 25 novembre 2023 presso l’ospedale di
Sant’Omero.
I protagonisti di questi scatti sono volontari e volontarie che hanno scelto di esserci,
di ricordare e di testimoniare. Tra di loro, alcune persone portano sulle loro spalle il
peso dell’esperienza diretta della violenza, rendendo ogni immagine un potente
messaggio di resistenza e resilienza.
In ogni fotografia, i soggetti tengono in mano un filo rosso, simbolo di un legame
indissolubile che ci unisce tutti di fronte al problema della violenza di genere. Questo
filo rosso rappresenta la consapevolezza che la violenza non è un fenomeno isolato,
ma una ferita sociale che richiede l’impegno di tutti.
Le immagini si compongono come un puzzle ordinato, ciascuna parte di un racconto
collettivo che ci invita a non voltare lo sguardo, a non restare indifferenti, istanti che
si susseguono e invitano a non rimanere fermi nella classica staticità fotografica.


Non solo un omaggio, ma un invito all’azione.
Un grido silenzioso che ci esorta a tenere viva la memoria, a continuare a lottare
affinché la violenza non trovi più spazio nella nostra società.
Le immagini ci ricordano che la violenza non si combatte solo con le parole, ma con
la consapevolezza, l’unità e il coraggio di ogni singolo gesto, ogni singolo filo rosso
che ognuno di noi è chiamato a tenere stretto nelle proprie mani.
Un appello visivo a riconoscere la nostra connessione reciproca nella lotta contro la
violenza di genere.
Attraverso questi scatti, desideriamo onorare la memoria della Dottoressa Pasqualoni
e di tutte le vittime, e al contempo riaffermare l’importanza di un impegno comune e
costante contro questa piaga sociale.
Un invito rivolto a ciascuno di noi a prendere parte attiva nella costruzione di un
mondo dove il filo rosso della solidarietà e della consapevolezza sia più forte di
qualsiasi forma di violenza.